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II whistleblowing è uno strumento di compliance aziendale, di derivazione anglosassone, tramite il quale i dipendenti di una organizzazione, pubblica o privata, possono segnalare al “gestore della segnalazione” una violazione, un reato o un illecito, commesso da altre persone appartenenti all’organizzazione stessa.

L’istituto del whistleblowing è stato introdotto in Italia dalla L. 179/2017 e recentemente, su impulso dell’Unione Europea (“EU Whistleblower Protection Directive” del novembre 2019), è stato implementato e rafforzato dal D.Lgs. n. 24 del 10.03.2023.

Con il Decreto Legislativo n. 24/2023 l’istituto del whistleblowing è stato esteso a:

  1. tutti i soggetti pubblici
  2. i soggetti del settore privato con una media di almeno cinquanta lavoratori nell’ultimo anni
  3. i soggetti del settore privato con una media inferiore ai cinquanta lavoratori nell’ultimo anno se operanti in determinati settori
  4. i soggetti privati dotati di modello di organizzazione, gestione e controllo (MOGC) ex D. Lgs. 231/01 anche se con un numero di dipendenti al di sotto delle cinquanta unità.

Con il termine whistleblowing si identifica la “segnalazione di violazioni” e con il termine whistleblower si identifica “il segnalante”; il “gestore della segnalazione” invece è il soggetto, appositamente incaricato, che una volta ricevuta la segnalazione da parte del whistleblower (anche in forma anonimia) svolge -sulla base della stessa- un’attività di indagine e istruttoria indipendente, finalizzata a verificare la fondatezza della segnalazione. Ultimata l’istruttoria il gestore della segnalazione relazione il board dell’organizzazione che dovrà adottare le più opportune iniziative correttive volte ad elidere/ridurre il rischio di nuova commissione dell’illecito, nonché sanzionare il comportamento contra legem.

Lo scopo del whistleblowing è proprio quello di permettere alle organizzazioni di affrontare il problema segnalato il prima possibile, rendendo note situazioni di rischio o di danno e contribuendo alla prevenzione e al contrasto di eventuali illeciti.

La gestione virtuosa del whistleblowing contribuisce non solo ad individuare e contrastare possibili illeciti e a diffondere la cultura dell’etica e della legalità all’interno delle organizzazioni, ma anche a creare un clima di trasparenza ed un senso di partecipazione e appartenenza, generato dal superamento del timore dei dipendenti di subire ritorsioni da parte degli organi sociali o dei colleghi, o dal rischio di vedere inascoltata la propria segnalazione.

Con il D.Lgs. n. 24 del 10.03.2023 sono state rafforzate le garanzie e tutele per il segnalante (es. crittografia dei dati; tre canali di segnalazione; calendarizzazione degli steps dell’istruttoria…) e inasprite le sanzioni per violazioni alla policy whistleblowing commesse dall’organizzazione o comunque dai soggetti facenti parte dell’organizzazione stessa.

Stante l’obbligatorietà dell’istituto, la mancata o inesatta adozione di una policy whistleblowing è fonte di responsabilità per l’organizzazione e viene punita dal Legislatore con rilevanti sanzioni amministrative pecuniarie; anche per questo motivo è fondamentale rivolgersi ad un team di esperti.

Per maggiori informazioni MC Studio Legale è a Vostra disposizione clicca qui

 

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